La perseveranza nella virtù è più difficile nelle cose interne che nelle esterne, per il rincrescimento che sentiamo nel sottomettere il nostro intelletto, essendo esso l’ultima parte di noi stessi che sottomettiamo; eppure è necessario il sottomettere il nostro modo di vedere in molte cose, specialmente in certe pratiche di virtù che ci vengono assegnate, mentre tutto quel che è fatto per obbedienza, per piccolo che sia, ha molto valore.
San Francesco di Sales, Tratt. famil.
Il 27 settembre 1598 San Francesco di Sales ricevette una lettera di Sua Altezza Carlo Emanuele di Savoia, con la quale l’avvertiva che il Cardinale di Firenze, Alessandro De’ Medici, nel tornare dalla Francia, dove era stato Legato del Papa per la conclusione del Trattato di Vervins, voleva passare per lo Chablais e il Valais, per conferire con lui. Soggiungendo di aver sentito tante meraviglie dell’esposizione delle Quarantore a Tonon, che, per fare un dono al Cardinale, desiderava si ripetesse, non essendovi certamente nulla di meglio per ricevere col dovuto onore il Legato del Papa. Il premuroso Francesco ne diede subito avviso al suo Vescovo, che lasciò a lui la cura di disporre tutte le cose, anche per l’alloggio del Cardinale a Tonon. Si conserva ancora una lettera del nostro Santo al Signor Marin, procuratore fiscale, dove gli parla assai al minuto di tutti questi preparativi, affinché le sante intenzioni del Principe e del Vescovo puntualmente si eseguissero, a gloria di Dio e per l’esaltazione della Chiesa Cattolica.