La nostra volontà ha un nemico che le ca­giona molte pene e spesso l’allontana dal partito dello spirito. Questo nemico è la moltitudine dei desideri. Quanti desideri avete voi nella vostra volontà? Due, mi risponderete: ma due sono troppi, perché basta averne uno, e Nostro Signore ce lo insegna: Porro unum est necessarium; Maria optimam partem elegit. Una sola cosa è necessaria, Maria ha eletto l’ottima parte, cioè quest’Uno necessario. E qual’è quest’Uno necessario?… Iddio, mie care anime, che solo bisogna amare, e nien­t’altro. Certamente chi non si contenta di Dio, il quale è tutto, non merita di avere cosa alcuna.

S. Francesco di Sales, Serm. Famil.

 

Il 31 maggio 1620 S. Francesco di Sales scrisse a Madamigella de Fourville, la futura Suor Elena Angelica Lhuiller, una lettera, che la determinò definitivamente a darsi tutta a Dio. Eccone alcuni brani: “La vita religiosa non è una vita naturale; è al disopra della natura; bisogna che la grazia la dia e sia l’anima di questa vita. E’ vero che la Provvidenza divina molte volte si vale della natura per servire alla grazia, ma siamo ben lungi dal constatare che questo avvenga sempre, o quasi sem­pre. Colui che con tanto affanno gridava: “Non faccio il bene che voglio, ma il male che non voglio si trova in me,” mo­strava bene – io dico – che la sua natura non serviva alla grazia e le sue inclinazioni non erano sottomesse alle divine ispi­razioni. Nondimeno egli è uno dei servi più perfetti che Dio abbia avuto in questo mondo, al punto di poter dire, quando ebbe assoggettato la natura alle ispirazioni e soggiogato le in­clinazioni: “Io vivo, ma non io, è Gesù Cristo che vive in me!” Intanto, mia carissima figlia, pregate Dio, umiliatevi, destinate all’eternità la vostra vita, elevate le vostre intenzioni, purificate le vostre pretensioni, e pensate spesso che un solo piccolo profitto nell’amor di Dio è degno di grande considerazione, poiché accrescerà la vostra gloria per tutta l’eternità.