Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico. – vol. I, Avvento – Natale – Quaresima – Passione.

Vita

San Benedetto nacque a Norcia, verso l’anno 480. Ancora giovane, abbandonò il mondo e gli studi, vivendo per molti anni nel romitaggio di Subiaco. La fama della santità gli procurò innumerevoli discepoli, per i quali costruì diversi monasteri. Gli ultimi suoi anni li trascorse in quello di Monte Cassino, ove scrisse una Regola universalmente adottata dai monaci d’Occidente. Celebre per i miracoli, per il dono della profezia ed una mirabile sapienza, s’addormentò nel Signore verso il 547. La sua vita fu scritta da san Gregorio Magno. Dal 703 il suo corpo riposa nella chiesa di Fleury-sur-Loire, presso Orléans, in Francia.

Erano appena passati quaranta giorni da quando santa Scolastica volò nel più alto cielo, che Benedetto suo fratello saliva anche lui, per un luminoso cammino, al soggiorno che doveva riunirli per sempre. Il transito dell’uno e dell’altra alla patria celeste avvenne nel periodo che corrisponde, press’a poco ogni anno, al tempo di Quaresima; ma, mentre spesso capita che la festa della vergine Scolastica è già stata celebrata, quando comincia il corso della santa Quarantena, la solennità di S. Benedetto cade sempre nei giorni dedicati alla penitenza quaresimale. Il Signore, che è il maestro dei tempi, ha così voluto che i fedeli, durante gli esercizi della loro penitenza, avessero ogni anno sott’occhio un modello ed intercessore.

Il Santo

Con quale profonda venerazione dobbiamo avvicinarci a quest’uomo, del quale san Gregorio disse “che fu riempito dello spirito di tutti i giusti!” Se noi consideriamo le sue virtù, lo vediamo emulare tutto ciò che gli Annali della Chiesa ci mostrano di più santo: infatti la carità di Dio e del prossimo, l’umiltà, il dono della preghiera, il dominio su tutte le passioni ne fanno un capolavoro della grazia dello Spirito Santo. Segni prodigiosi infiorano l’intera sua vita: guarigioni dalle umane infermità, potere su tutte le forze della natura, impero sui demoni e persino la risurrezione dei morti. Lo Spirito profetico gli svela tutto l’avvenire, ed i pensieri più reconditi degli uomini nulla hanno da nascondere agli occhi del suo spirito. Ne vediamo l’impronta soprannaturale anche nella dolce maestà, nella serena gravità, in una carità compassionevole, che risplendono in ogni pagina della sua vita scritta da uno dei suoi discepoli, il Papa san Gregorio Magno, che volle tramandare ai posteri tutto ciò che Dio si degnò profondere nel suo servo san Benedetto.

Il Padre dell’Europa

I posteri infatti avevano il diritto di conoscere la storia e le virtù di uno degli uomini, la cui influenza sulla Chiesa e sulla società fu una delle più salutari nel corso dei secoli. Per narrare le gesta di Benedetto bisognerebbe sfogliare gli annali di tutti i popoli dell’Occidente, dal VI secolo fino all’età moderna. S. Benedetto è il padre di tutta l’Europa; fu lui che, per mezzo dei suoi figli, numerosi come le stelle del cielo e l’arena del mare, rialzò i resti della società romana schiacciata dall’invasione dei barbari; presiedette al restauro del diritto pubblico e privato delle nazioni che rinacquero dopo la conquista; portò il Vangelo e la civiltà nell’Inghilterra, nella Germania, nei paesi nordici e persino fra i popoli slavi; avviò l’agricoltura, abbatté lo schiavismo, salvò il tesoro delle lettere e delle arti dal naufragio che le doveva inghiottire irrimediabilmente ed abbandonare l’umanità in preda alle tenebre.

La sua Regola

Tutte meraviglie che S. Benedetto operò per mezzo della sua Regola. Questo codice meraviglioso di perfezione cristiana e di moderazione disciplinò legioni di monaci, tramite i quali il santo Patriarca compì tutti quei prodigi che abbiamo enumerati. Prima della promulgazione di questo libretto, l’elemento monastico, in Occidente, serviva solo alla santificazione di poche anime; chi poteva immaginarsi che sarebbe diventato il principale strumento della rinascita cristiana e della civiltà di tanti popoli? Pubblicata tale Regola, tutte le altre a poco a poco scomparvero davanti a lei, come le stelle che impallidiscono in cielo all’apparire del sole. L’Occidente conta numerosissimi monasteri, e di lì si diffondono per tutta l’Europa tutti quegli aiuti che ne fanno la parte più eletta del globo.

La sua posterità

Una schiera immensa di santi e di sante, che riconoscono in Benedetto il loro padre, purifica e santifica la società ancora semi­selvaggia; una lunga teoria di sommi Pontefici, forgiati nei chiostri benedettini, regge le sorti del mondo rinnovato e moltiplica le istituzioni fondate unicamente sulla legge morale e destinate a neutralizzare la forza bruta, che senza di quelle avrebbe potuto prevalere; innumerevoli vescovi, educati alla scuola di S. Benedetto, introducono nelle province e nei paesi queste salutari prescrizioni; Apostoli di venti nazioni barbare affrontano popoli rozzi e feroci, portando in una mano il Vangelo e nell’altra la Regola del loro padre; per molti secoli, i sapienti, i dottori, gli educatori dell’infanzia appartengono quasi esclusivamente alla famiglia del grande Patriarca che, per mezzo loro, diffonde sulle generazioni una purissima luce. Quale eletta schiera intorno ad un solo uomo! Quale esercito di eroi di tutte le virtù, di Pontefici, d’Apostoli, di Dottori, che si proclamano suoi discepoli, e che oggi, si uniscono alla Chiesa tutta per dar gloria al sommo Signore, che con tanto splendore di santità e di potenza rifulse nella vita e nelle opere di San Benedetto!