Uno dei maggiori avvertimenti per la vita spirituale è che bisogna procurar di mantenere inviolabile la nostra uguaglianza di spirito, fra la grande varietà di accidenti nella vita. Ancorché ogni cosa variasse attorno a noi, bisognerebbe restare costantemente immobili nella mira e nella pretensione di aspirare solo a Dio. Che anche dentro di noi vada ogni cosa sottosopra, che l’anima nostra sia malinconica o allegra, in pace o in tumulto, fra le tentazioni o nel riposo, il nostro cuore bisogna che tenda sempre all’amore del suo Creatore.
San Francesco di Sales, Filotea, Parte 4, Cap. 13.
Il 13 novembre 1622 S. Francesco di Sales, arrivato a Lione, andò a celebrare la Messa nel monastero della Visitazione di Bellecour, ma poté restare solo un momento con la Superiora (l’On.ma Madre de Blonay) perché i suoi familiari vennero in fretta bruscamente a dirgli di portarsi al porto, per imbarcarsi. Il Santo credeva di entrare subito nel battello e si disponeva a montarvi, quando il nocchiero ne lo impedì con molta inciviltà; era forestiere e temeva che volesse sorprenderlo, onde gli disse di esibire il passaporto. Quelli che accompagnavano il Santo furono molto dispiacenti dell’inciviltà di quell’uomo, ma il Prelato prese a difenderlo: “Eh!… – disse – sa bene egli il suo mestiere di barcaiolo; ma noi non sappiamo il nostro di viaggiatori.” Immediatamente mandò il signor Roland, suo cappellano, dal Governatore di Lione per ottenere quel documento; e nel frattempo si rimase un’ora e mezza sulla riva, aspettando in piedi, senza dire una parola impaziente per la mancata previdenza dei suoi. Il canonico Pietro Pernet de La Roche, che si trovava a Lione ed aveva accompagnato il santo Vescovo alla riva, ha deposto di esser rimasto molto ammirato per la pazienza e il raccoglimento interno dell’uomo di Dio, e dicendogli egli qualche cosa sulla lunga aspettativa, ne ebbe in risposta queste sole parole: “E’ vero, il mio arrivo qui è stato molto affrettato; ma Dio sa tutto e non bisogna volere altro, se non quel che è permesso dalla Provvidenza divina”. Finalmente il passaporto arrivò, e il Santo sali sul battello con la stessa tranquillità con cui aveva atteso, e mettendosi a sedere vicino al barcaiolo, che l’aveva tanto duramente trattato, disse: “E’ necessario che faccia un po’ d’amicizia con questo buon uomo e gli parli un pochino di Nostro Signore.”