Ripetete spesso fra giorno le parole di S. Ber­nardo, e a sua imitazione, eccitando il vostro cuore, dite: N… che sei venuto a fare in questo mondo? Che fai adesso? Fai quello che il Signore ti ha imposto e per cui ti creò, ti conserva e ti ha posto su questa terra? Quali sono i tuoi pensieri, ed hai forse troppa me­moria delle ingiurie ricevute? Hai il cuore attaccato a qualche cosa inutile, o pregiudizievole al servizio di Dio e alla perfezione del suo amore?… Con l’aiuto della grazia, dovete rendere interamente libero il vostro cuore, per poterlo dare a Gesù Cristo Crocifisso, perché nessuno sarà coronato di rose, se non è prima coronato con le spine del Signore.

S. Francesco di Sales, Lett. spirit.

Il 3 novembre 1600 S. Francesco di Sales ebbe una lunga conferenza con il Cardinal Aldobrandini, Legato del Papa, che si affaticava a ristabilire la pace tra il Re cristianissimo Enrico IV, e S. A. Reale Carlo Emanuele, Duca di Savoia, pace felicemente conclusa al principio del 1601, mediante lo scambio fra i due Sovrani della Provincia della Bressa e del Marchesato di Saluzzo. Il Cardinal Aldobrandini, che aveva visto e molto stimato Fran­cesco a Roma, disse di non aver tanto ammirato in lui la pro­fonda e soda dottrina, perché vi sono molti dotti, nè le grandi conversioni da lui operate, essendo queste opere della grazia, quanto due altre cose che l’avevano assai colpito: 1° che, ap­partenendo alla più alta nobiltà di Savoia, non gli aveva mai parlato di affari di Stato, nè di notizie di mondo; 2° che, es­sendo stato nominato Coadiutore con futura successione al Ve­scovado di Ginevra, non gli aveva mai domandato nè favori, nè protezione per ottenere le sue Bolle, anzi non vi aveva mai fato allusione, come cosa che non gli appartenesse. Tutte le sue conferenze con lui non avevano avuto altro scopo che l’avanza­mento del regno di Dio e delle anime; onde ne aveva concluso che quel giovane ecclesiastico, veramente morto al mondo e al proprio interesse, viveva solo per gl’interessi di Dio e per il bene delle anime.