Il gran bene delle anime è di essere di Dio, e il grandissimo bene è di essere solo di Dio. Chi è solo di Dio non si affligge mai, se non d’aver offeso Dio; e per questo la sua afflizione resta in una profonda e quieta umiltà, volgendosi subito l’anima alla Bontà di­vina con perfetta confidenza, senza malinconia e dispetto. Chi è solo di Dio non cerca altri che Lui, e perchè Egli non è meno nella tribolazione che nella prosperità, vive con quiete tra le avversità. Chi è solo di Dio pensa spesso a Lui, in tutte le occasioni della vita. Chi è solo di Dio brama si sappia che egli vuol servire il Signore, e fare quel che conviene per stare unito con Lui.

S. Francesco di Sales,Lett. spirit.

Il 25 ottobre 1498 Monsignor Claudio de Granier, Vescovo di Ginevra, vedendo re meraviglie che Dio operava nello Chablais e altrove col ministero del suo caro figlio Francesco di Sales, risolvente di procurare la realizzazione del desiderio da lungo tempo concepito, di farlo nominare, cioè, suo Coadiutore, con futura successione. In questo il buon Prelato considerò solo il merito dell’apostolo, dicendo avergli Dio dato Francesco di Sales per suo gaudio e sua corona, e perciò voleva a lui confidere la mitra, il pastorale e, più di tutto, il suo ovile, di cui egli era l’onore e la gloria! Questa Coadiutoria, non solo fu ac­cordata, ma approvata e, lodata dal Principe e da tutti. Il più difficile fu di farvi acconsentire l’umile Francesco! Fece tante repliche, dette tanti rifiuti e prese tante dilazioni, da poter dire in seguito che allora non aveva ancora imparato da S. Paolo esser buona cosa desiderare il Vescovado, mentre lo aveva fug­gito con tutto il cuore; anche perché il Signore non gli aveva ancora suggerito la pratica di nulla domandare e nulla rifiutare.