Se vi accade di commettere qualche difetto, non ve ne spaventate, né ve ne infastidite; ma, dopo esservi riconosciuto mancante, umiliatevi dolcemente in­nanzi a Dio e procurate di rimettere il vostro spirito in soavità, dicendo all’anima vostra: Orsù, abbiamo in­ciampato, adesso camminiamo piano, piano e badiamo a noi. Ogni volta che cadrete farete lo stesso; e nelle occasioni più frequenti, per piccole che siano, cercate di fare più atti di dolcezza che potete, perchè Nostro Signore dice: “Chi è fedele nelle cose piccole, lo sarà ancora nelle grandi.”

S. Francesco di Sales, Lett. spirit.

S. Francesco di Sales impiegò i giorni dal 6 al 9 ottobre 1598 nel preparare i Memoriali di tutte le cose necessarie per l’inte­ra conversione dei popoli dello Chablais, di Ternier e Gaillard alla fede cattolica e per il mantenimento dei Curati: presentò tutto personalmente al Duca, che gli ordinò nuovamente di trovarsi all’assemblea del Consiglio, ove avrebbe trattato delle conclu­sioni da comunicare agli ambasciatori di Berna e Ginevra, i quali molto insistevano perchè si lasciassero almeno tre Ministri protestanti nello Chablais: uno a Tonone, uno a Bons e il terzo a Ternier. Vedendo che, per ragioni di Stato, alcuni Consiglieri appoggiavano questo parere, con fervore ed ardore apostolico il nostro Santo si alzò prontamente e, fatta profonda riverenza al Duca, disse queste precise parole: “Ah! Serenissimo e Cristia­nissimo Principe, se lasciate i Ministri in questa provincia, perderete le vostre terre… e perderete il Cielo, un palmo del quale vale più di tutto il mondo. Non esistono convenzioni fra Gesù Cristo e Belial!” Come se avesse parlato un Angelo, tutta l’assemblea fu commossa e il Duca espresse precisamente la sua volontà: “Voglio che i Ministri escano da queste provincie – disse – e non se ne parli più.” Con questo si usci dal Consiglio, e il Principe offri un magnifico pranzo agli ambasciatori svizzeri. Prima di ritirarsi, fecero questi ancora un tentativo per lasciare almeno due soli Ministri nello Chablais; ma il Duca rispose loro con fermezza: “Ne sono contento, purché voi rice­viate a Ginevra e a Berna tutti i sacerdoti mandati da me.” Conobbero bene gli ambasciatori esser questa risposta suggerita da Francesco di Sales, che ardeva dal desiderio di esporre la vita in servizio della Chiesa, anche in quelle altre provincie; onde si ritirarono malcontenti, senza parlare più dei loro Mini­stri. Il nostro Apostolo rimase invece molto sodisfatto, per aver vinto così la causa di Dio.