Quando ci troviamo tra le perturbazioni delle passioni, tra i venti e le tempeste delle tentazioni, allora conviene raccomandarci molto al Signore, il quale permette questi turbamenti per eccitarci ad invocarlo con più ardore. Non vi infastidite dunque, o almeno non vi turbate, per essere stata afflitta da queste fastidiose passioni, ma pigliate il vostro cuore e rimettetelo soavemente nelle mani del Signore, supplicandolo di risanarlo.
S. Francesco di Sales, Lett. spirit.
Per chiudere solennemente le Quarantore di Tonon, il 22 settembre 1598, mentre S. Francesco di Sales celebrava la Messa, Monsignor Tommaso Pobel, Vescovo di S. Paolo ai Tre Castelli, arrivò con la processione di Cluses e Salanches, che aveva fatto due giornate di cammino. Era un popolo innumerevole delle più alte montagne del Faucigny… la maggior parte di quei pellegrini vestiti di bianco, incedevano scalzi e tutti dimostravano grandissima devozione ed umiltà. Questa processione fu seguita da quella della nobiltà dello Chablais, guidata dal Governatore Girolamo de Lambert, il quale, incontrato Francesco alla porta della chiesa, non poté contenere il suo fervore e, gettandosi in ginocchio con gli altri, gli disse: “Ah! signor Prevosto, voi siete nostro Padre, benediteci ed offriteci a Dio. L’umile Francesco si prostrò subito egli pure in ginocchio e, facendoli alzare, li condusse dal Vescovo per essere benedetti e accompagnati davanti al SS. Sacramento. Nel pomeriggio arrivò la processsione d’Evian con una grande schiera di bambini vestiti da angioletti, che portavano diversi strumenti della Passione del Salvatore; recitarono essi bellissimi versi in lode del SS. Sacramento, ricordando il Profeta Elia quando mangiò, sotto il ginepro, il pane a lui portato dall’Angelo. Al tramonto finalmente arrivò la processione di Ternier; avrebbe dovuto venire il giorno innanzi, ma fu ritardata da un insulto che le fecero quei di Ginevra mentre passava sotto le mura della loro città. Il santo Apostolo accolse questi pellegrini e li abbracciò con particolare dilezione; poi egli, il Padre Cherubino e il Canonico di Sales predicarono, confessarono e consolarono successivamente tutta quella brava gente per buona parte della notte, onde si disse che gli ultimi venuti erano stati i meglio ricevuti, perché, diradatasi la folla, avevano potuto con più agio avvicinare il loro santo Apostolo.