O libero arbitrio del mio cuore, quanto sarebbe buono per te esser legato e disteso sulla Croce del Salvatore e quanto desiderabile morire a te stesso, per ardere sempre in olocausto al Signore! Il nostro libero arbitrio non è mai tanto libero, come quando è schiavo della Volontà di Dio, e mai così schiavo, come quando serve alla nostra propria volontà; non ha mai tanta vita, come quando muore a se stesso, e mai tanta morte, come quando vive per sè.
Francesco di Sales, Teot., P. 2, Lib. 3, Cap. 10.
Il 5 agosto 1606 S. Francesco di Sales, continuando la visita delle parrocchie nei più alti punti del Fucigny, tenne un discorso al popolo sul titolo di Nostra Signora della Neve e disse che di quella festa dovevano farne la loro festa particolare, poiché tutto l’anno, nella maggior parte di quella montagna, vi erano ghiacci e nevi che il sole non perveniva a sciogliere. Quei luoghi, in apparenza tanto selvaggi e spaventosi, erano popolati da abitanti molto cristianamente buoni, mansueti e cortesi; il santo Vescovo si compiaceva assai nel visitarli e voleva denominarli i pii figlioli della Madonna del ghiaccio, poiché, come i tre fanciulli della fornace e il santo Re Davide, essi pure volevano che la neve e il ghiaccio benedicessero e lodassero il Signore.