Come può essere che un’ anima consideri Gesù crocifisso per amor suo e possa amare altra cosa fuori di Lui? E dopo tanti atti di fedeltà che ci han fatto ripetere: Viva Gesù, vogliamo gridare, come gli Ebrei: sia crocifisso, sia ucciso nei nostri cuori ?… Dio mio, quanto saremmo forti se continuassimo a tenerci stretti l’un l’altro col sacro legame dell’amore, tinto col Sangue vermiglio del Salvatore !

S. Francesco di Sales. Lett.Spirit.



li 28 giugno 1607 S. Francesco di Sales si portò a Tonone per esercitarvi I’ ufficio di buon Pastore. Riunì una numerosa assemblea di ecclesiastici e laici allo scopo di riordinare gli affari della Santa Casa, da lui fondata colà nel 1599. Le aggiudicò in perpetuo e inviolabilmente il Priorato di S. Ippolito di Tonone, fino allora posseduto dai Cavalieri dei Santi Maurizio e Lazzaro. Stabilì che i sacerdoti della Santa Casa portassero la Croce di S. Maurizio, come segno della Casa, e uno di loro por­tasse il titolo e il nome di Conservatore di essa; e che i sa­cerdoti di quella Casa fossero obbligati a pregare per la conser­vazione e prosperità di quell’Ordine cavalleresco. Stabilito tanto saviamente questo ordine di cose, il santo Prelato lo fece firmare dalle parti, che si obbligarono con giuramento ad osservarlo. Infine salutò amichevolmente il Conservatore e il Prefetto della Santa Casa e fece un’esortazione circa l’unione scambievole che dovevano mantenere fra loro, in vista della gloria di Dio e dell’edificazione di tutti, dimostrando, con mille sante ragioni, che solo la carità cristiana forma il benessere spirituale e tem­porale della Chiesa.