– Il monte Calvario è il monte degli amanti. Ogni amore che non prende origine dalla Passione del Salvatore è frivolo e pericoloso. Disgraziata è la morte, senza l’amore del Salvatore. L’amore e la morte sono talmente uniti e fusi insieme nella Passione del Salvatore, che non si può aver nel cuore l’uno, senza l’altra. Sul monte Calvario non si può aver la vita senza l’amore, né l’amore senza la morte del Redentore; ma, lungi di là, ogni cosa è morte eterna, o amore eterno; e tutta la sapienza cristiana consiste nel fare buona scelta.
S. Francesco di Sales. Teot. Lib.6, Cap.13.
Il 21 giugno 1622, sebbene stanchissimo per la fatica del viaggio e di altri affari, S. Francesco di Sales non volle lasciare di dar conto al Sommo Pontefice della commissione eseguita al Capitolo generale dei Cistercensi: impiegò dunque tutta questa giornata nello scrivere di propria mano al Santo Padre, a parecchi Cardinali ed altri Prelati della Corte romana, e rese ottima testimonianza alla virtù e alla pietà di quei buoni religiosi. In una delle sue lettere si leggono queste parole: È piaciuto a S.S. di mandarmi a presiedere il Capitolo generale dei Padri Cistercensi: ho riscontrato tra essi una concordia ed una pietà tanto rare, da sentirmi molto obbligato a lodarne infinitamente la Divina Maestà, che ha comunicato ad uomini mortali una sì dolce ed amabile pace di spirito. Con tutta la assennatezza possibile hanno fatta l’elezione d’un Generale, che non poteva desiderarsi migliore, poiché hanno messo gli occhi su di un personaggio, in cui un grande sapere, una prudenza consumata ed un’ eccellente pietà si trovano in perfetta armonia. I suoi preziosi scritti sono bella testimonianza di quanto dico, poiché Iddio si è servito della sua penna per apportare grande ornamento alla santa dottrina della Chiesa cattolica.