II più alto punto dell’amor divino è di amare i patimenti e gli affanni di questa vita, perché in essi non vi è nulla di amabile, fuorché la Volontà di Dio che li permette; anzi, da parte della natura, vi è grande contradizione, ma l’amore fa che si abbandonino tutti i travagli per il beneplacito dell’ Amato.

S. Francesco di Sales.  Teot. P.II, Lib. III Cap. II.


Il 9 giugno 1606 morì, alla Roche, Pernetta Boutey, figlia spirituale di S. Francesco di Sales, il quale dimostrò una pa­terna tenerezza quando ricevè questa notizia. Vi fu chi volse in derisione l’aver Egli versata qualche lagrima nell’apprendere questa morte, ma il Santo rispose: “A tali anime appartiene il regno dei Cieli, e questa buona donna, piccola per condizione in terra, sarà ben presto, come spero, nostra grande avvocata in Cielo”. Ordinò ad un ecclesiastico di scriverne le principali azioni e la santa morte, e diresse a Madama di Chantal le pa­role seguenti: “Presto vi manderò il compendio della vita di una santa contadina della mia Diocesi, donna maritata, la quale, in quarantotto anni, ha dato tutti i segni di una vita perfetta, nell’interno e nell’esterno; poiché è stata una santa Monica nel maneggio della sua casa, e una santa Maddalena nell’orazione. Ah! Figlia mia, di chi la colpa se non siamo santi, fra tanti esempi domestici ed esterni? In città, nei campi, tutto ci predica la virtù!