Si vedono spesso alcune persone che doman­dano al Signore la morte, per esser liberate dalle mi­serie di questa vita; ma potremmo dir loro: Siete poi sicure che, liberate dalle miserie di questa vita, tro­verete il riposo nella vita futura? E questo desiderio nasce veramente dall’amor di Dio, o piuttosto da man­canza di fortezza di spirito, nel sopportare le afflizioni che Egli vi manda? Se fosse così, non sarebbe buona disposizione per andarsene a godere l’eterno riposo. Ad ogni modo, anche se si fosse sicuri di andare in Para­diso, non sarebbe conveniente domandare la morte, o desiderarla per esser liberate dalle miserie di questo mondo, se non a condizione che sia tale la volontà di Dio; onde sarà sempre meglio nè domandarla, né fug­girla quando arriva, mentre appunto nella pratica del non domandare, né rifiutare cosa alcuna consiste il com­pendio della cristiana perfezione.

S. Francesco di Sales.


Il 3 giugno 1602 S. Francesco di Sales contrasse una santa amicizia con Monsignor de Berulle, che fu poi Cardinale di Santa Chiesa. Il Santo gli comunicò il disegno che aveva formato di fon­dare una Congregazione di sacerdoti, simile a quella di S. Filippo Neri che aveva veduto a Roma, e Mons. De Bérulle rispose che egli pure aveva in mente un simile progetto. Francesco ne be­nedisse Iddio e, persuaso che il suo amico avesse più spirito, più grazia e merito di lui per l’esecuzione di un’opera così grande, ne depose il pensiero, sebbene vedesse estrema neces­sità nella Chiesa di buoni sacerdoti. Fraternamente però espose ogni cosa a Mons. De Bérulle, gli comunicò i principi della Santa Casa di Tonone, dandogli molti lumi e incoraggiandolo assai per questa santa intrapresa, che il devoto Cardinale portò a fine, nel 1611, con la fondazione dei Preti dell’Oratorio. Su questo ritardo il nostro Santo Vescovo gli dava qualche volta la baia, dicendogli che le sue Figlie della Visitazione erano state generate da liti a Gesù Cristo prima dei figli suoi dell’Orato­rio, pei quali egli ebbe sempre moltissima stima: formò anche il progetto di chiamarli nella sua Diocesi di Ginevra, ma la sua buona intenzione fu eseguita solamente molti anni dopo dal suo nipote e successore, Mons. Carlo Augusto di Sales, che stabilì i Preti dell’Oratorio nella città di Rumilly.