L’esercizio della purga dell’anima nostra non si può finire, né si deve finire che con la nostra vita: non ci turbiamo dunque per le nostre imperfezioni, mentre la nostra perfezione consiste appunto in combatterle; e non sapremmo combatterle, senza vederle, né vincerle, senza incontrarle; la nostra vittoria dunque non consiste nel non sentire, ma nel non acconsentire.

San Francesco di Sales.

Il 2 giugno era giorno grandemente distinto nella vita di San Francesco di Sales, per la tenera devozione da lui professata verso la vergine lionese S. Blandina. Non passava mai a Lione, senza che si portasse a venerare le sue reliquie: consigliava molto la devozione verso questa Santa, che era stata – egli diceva – una delle grandi protettrici della sua missione nello Chablais. Il santo e generoso ardore, con cui questa povera serva di Dio e degli uomini si dichiarava cristiana innanzi ai tiranni, l’aveva spesso commosso, poiché il prezioso titolo di cristiana era per lei scudo, forza e difesa nella pubblica confessione della sua fede.