Quando siete in tranquillità e senza occasione di sdegno, fate buona provvista di mansuetudine e benignità, dicendo tutte le vostre parole e facendo tutte le vostre azioni, piccole e grandi, nel modo più dolce che vi sarà possibile. Ricordatevi che la Sposa dei Cantici, non solo ha il miele sulle labbra e sulla punta della lingua, ma ancora sotto la lingua, cioè dentro il petto; e non solo ha il miele, ma anche il latte. Così non bisogna solo avere dolce la parola verso il prossimo, ma tutto l’interno dell’anima; e non basta la soavità della conversazione civile, ma occorre ancora la dolcezza con i domestici e vicini; nel che mancano coloro che fuori di casa appaiono angeli, e in casa demoni.
S. Francesco di Sales, Filotea, Parte 3, Cap. 9
Il 28 maggio 1617 S. Francesco di Sales ricevette la notizia della morte di suo fratello Bernardo, barone di Thorens, avvenuta in Piemonte il 23 dello stesso mese. All’udire questa notizia sparse molte lacrime, ma senza lasciarsi abbattere dalla forza del dolore, giunse le mani, alzò gli occhi al Cielo e disse tranquillamente queste parole, interrotte da sospiri: “Sì, Padre, poiché così è piaciuto a voi, e soggiunse: Ho taciuto e non ho aperto bocca, perché l’avete fatto Voi! Il nome del Signore sia benedetto in eterno!”