Siccome Iddio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, così ordinò un amore per l’uomo ad immagine e somiglianza di quello dovuto alla sua divinità. Amare dunque il prossimo per carità, è amare Dio nell’uomo e l’uomo in Dio: è desiderare solo Dio per amor di Dio stesso, e la creatura per amor di Dio.
S. Francesco di Sales, Teot. Parte 2, Cap. 11.
Il 26 maggio 1593 S. Francesco di Sales terminava il suo corso di esercizi spirituali per prepararsi a ricevere gli Ordini sacri, e leggendo un manoscritto portato dall’Italia sulle virtù di S. Filippo Neri, fu particolarmente confermato nella sua vocazione ecclesiastica. Il Reverendo Amedeo Bouvard lo sorprese nella cappella tutto bagnato di lacrime, mentre leggeva il racconto dell’incostanza di un tal Francesco Basso, che si separò da S. Filippo e uscì dalla sua Congregazione, per entrare in un antico Ordine religioso, molto stimato nella Chiesa, ma dove egli cagionò in seguito gravi scandali: “Ah! signor abate – disse il santo giovane – Dio ci mette sott’occhio quest’esempio, per farci vedere che valle meglio un piccolo tesoro già trovato, che la pretesa di cercarne uno migliore. Eccoci nella buonissima via della vita ecclesiastica, bisognerà camminare in essa dirittamente, senza mutar vita e senza volgerci a guardare indietro.