Quando abbiamo un pò di male facciamo tutto l’opposto di quello che il Divin Maestro c’insegna; non cessiamo dal lamentarcene e dolercene, raccontando a tutti minutamente i nostri dolori e parendoci insopportabile il nostro male, per piccolo che sia, e quel che soffrono gli altri nulla in paragone del nostro; così ci rendiamo oltremodo impazienti e noiosi. In una parola, è cosa degna di compassione il vedere quanto poco siamo imitatori della pazienza di Gesù Cristo, il quale si scordò dei suoi patimenti, né procurò che li conoscessero gli uomini, contento solo che li sapesse il Padre Celeste.
S. Francesco di Sales, Serm. famil.
Il 21 maggio 1605 la santa Baronessa di Chantal, allora vedova e ancora nel secolo, spinta dal desiderio della perfezione, si portò espressamente dal Ducato di Borgogna in Savoia, per fare la confessione generale e mettere interamente l’anima sua sotto la direzione di S. Francesco di Sales. Egli la ricevette nel Castello di Sales, presso la signora sua madre, le accordò quattro o cinque giorni di tempo per conferire del suo spirito e prese di nuovo questa grande anima sotto la sua particolare direzione, cominciando a indicarle i suoi esercizi di pietà, che poi le inviò anche scritti di sua mano.