Bisogna collocare bene il nostro cuore in Dio, per non più ritirarlo; mentre Dio solo è la nostra pace, la nostra consolazione e la nostra gloria! E che altro ci rimane a fare, per produrre buon frutto, se non unirci al nostro dolce Salvatore?… Fortunati noi che possiamo innestare i nostri cuori su quello del Salvatore, innestato sulla Divinità, sacra radice dell’albero, di cui siamo i rami! Non ci stanchiamo dunque di slanciare i nostri cuori in Dio, essendo essi i pomi di soave odore che Egli si compiace maneggiare, e lasciamoglieli maneggiare a suo piacere.
Sì, caro Gesù, fate del nostro cuore secondo il piacer vostro; non vogliamo più avere alcun dominio su di esso, ma lo doniamo, consacriamo e sacrifichiamo per sempre a Voi.
S. Francesco di Sales, Lett. Spirit.
Il 13 maggio 1593 S. Francesco di Sales passò buone parte della giornata col suo Vescovo, al quale si offrì come umile novizio al suo maestro, per riceverne consiglio, direzione e paterna benedizione, prima di cominciare il suo ritiro preparatorio agli Ordini sacri, che doveva ricevere il sabato dopo le Pentecoste. Questo ritiro valse anche e sottrarlo alle continue congratulazioni e pubbliche lodi, in quel momento di universale entusiasmo per la sua persona.