Aspirate frequentemente a Gesù Cristo con brevi, ma ardenti slanci di cuore; ammirate la sua bellezza, invocate il suo aiuto, gettatevi in spirito ai piedi della sua Croce, adorate la sua bontà e supplicatelo della vostra salvezza eterna. Donategli il vostro cuore e offritegli mille e mille volte l’anima vostra. Fissate sulla sua dolcezza gli occhi del vostro spirito e tendetegli la mano, come un piccolo figliuoletto al padre, per esserne guidato.
San Francesco di Sales, Filotea, part.2, cap.13.
Il 9 aprile 1597 S. Francesco di Sales, dopo aver passata la notte in preghiera, tornò di buon mattino dal Ministro Beza e gli propose le più serie questioni. Il vegliardo confessò essere la Chiesa romana la vera Chiesa, madre dei cristiani; onde il santo apostolo, commosso fino alle lacrime, gli disse: “E perché dunque, Signore, voi e i vostri aderenti squarciate le viscere di questa vera madre dei figli di Dio, sotto pretesto di riformarla?” L’eresiarca rispose solo con un profondo sospiro, e pregò il missionario di venire a vederlo il più spesso possibile; ma Francesco poté farlo solo poche volte, perché, cominciando il Ministro a mostrarsi agitato, i suoi colleghi lo sorvegliarono in modo da renderlo inaccessibile.