Il vero paziente, il vero servo di Dio sopporta ugualmente le tribolazioni ignominiose e quelle onorevoli: l’essere disprezzato, ripreso ed accusato dai tristi è cosa gradita per un uomo coraggioso; ma essere ripreso, accusato e maltrattato da persone dabbene, da parenti ed amici, qui ci vuol del buono per sopportarlo.
San Francesco di Sales, Filotea, Parte 3, Cap. 3.
Il 5 aprile 1601 S. Francesco di Sales perdette suo padre – illustre Francesco de Sales, signore de Boisy. Questo bravo Cavaliere era nato nel 1522 ed al battesimo aveva avuto per padrino il principe Francesco di Lussemburgo, Visconte di Mortigues, chi lo prese fra i suoi paggi. In seguito si distinse nella milizia e nella diplomazia, mostrandosi sempre affezionatissimo ai suoi Sovrani. Finalmente, gratificato di gran numero di figlioli e carico d’anni, cercò il riposo nel suo Castello di Sales. Era un uomo di solidissimo giudizio e sottilissimo ingegno, di profondo pensiero e forte coraggio; lontano da ogni fasto ed arroganza, abitualmente molto temperante nel vitto e nel parlare, ma eloquente ed elegantissimo, quando bisognava. Risparmiava nella sua persona per essere liberale con gli altri, e buono e giusto verso i suoi vassalli, soccorreva abbondantemente, con le sue ricchezze, le miserie dei poveri.