Bisogna accomodare il nostro cuore alla condizione della vita in cui siamo, perché è una vita veloce e mortale, e la morte, che domina in questa vita, non segue alcuna regola; prende qua e là, senza scelta e senza metodo, i buoni tra i cattivi, e i giovani tra i vecchi! Felici coloro che, vivendo in una continua diffidenza di vivere, si trovano sempre pronti a morire, per rivivere eternamente nella vita in cui non vi è più morte.
San Francesco di Sales, Lett. Spir.
Il 3 marzo 1604 S. Francesco di Sales cominciò a predicare il Quaresimale a Digione, dove era stato domandato con istanza ed era andato anche per interessi della sua diocesi, una parte della quale dipendeva dal parlamento di Borgogna. Il Santo espose le ragioni avute per intraprendere questo viaggio in una lettera da lui scritta al Papa Paolo V. Ma siccome venne attribuito ad altri motivi e gli si apponeva una grave calunnia, alludendo a questo, egli disse in seguito: “La nostra Congregazione della Visitazione è frutto della nostra Quaresima a Digione: non potei mai in quel viaggio ravvisare le cose nel loro aspetto naturale: l’anima mia era segretamente forzata a prevedere un altro successo tanto vantaggioso per le anime, che preferii espormi all’opinione e alla merce dei buoni, piuttosto che sottrarmi interamente alla calunnia dei tristi. Spero che i giorni avvenire della mia vita giudicheranno i giorni passati, e che l’ultimo li giudicherà tutti.”