Stabilite ogni giorno più la risoluzione pre­sa, con tanto affetto, di servire Dio secondo il suo be­neplacito e di essere tutta sua, senza niente riserbare né per voi, né per il mondo; abbracciate con sincerità i santi voleri di Dio, qualunque siano, e non credete mai di essere arrivata alla purità di cuore che gli do­vete, fintanto che la vostra volontà non sia tutta e in tutte le cose, anche più ripugnanti, liberamente e alle­gramente sottomessa alla sua santa volontà considerate perciò non l’apparenza delle cose che farete, ma Colui che vi comanda di farle, il quale, quando vuole, sa trarre la sua gloria e la nostra perfezione anche dalle cose più meschine ed imperfette.

San Francesco di Sales, Lett. spirit.

Il 28 febbraio 1607, cominciando S. Francesco di Sales la predicazione del secondo quaresimale nella sua diletta città di Annecy, passò dall’altare al pulpito, e avvertì il popolo che ogni giorno avrebbe celebrato prima di predicare, «affinché – sog­giunse – le mie parole siano stemperate nel Sangue dell’Agnello Immacolato, da me offerto in sacrificio per i peccati del popolo; così spero incutere più terrore al demonio e comunicare più forza e lume alle anime, per comprendere e praticare la divina volontà». Tutte le volte poi che, per quaresima, il Santo si trovava in Annecy e non teneva lui la predicazione, mai mancava di assistervi e di salire all’altare, quando il predicatore scen­deva dal pulpito, “onde supplicare il Sol di giu­stizia di fecondare e far fruttificare la semente evangelica, sparsa dal predicatore nelle anime degli ascoltanti.”