Molti non si compiacciono nell’amor divino, se non quando lo trovano unito con lo zucchero della dolcezza sensibile. Di modo che, se la dolcezza potesse separarsi dall’amore, abbandonerebbero l’amore e suc­chierebbero la dolcezza, seguendo essi l’amore per via della dolcezza, e quando non ve l’incontrano non fanno nessun conto dell’amore. Questi tali però sono esposti a molti danni, o col tornare indietro quando i gusti e le consolazioni mancano, o col fermarsi intorno a vane dolcezze, cercando le consolazioni di Dio e non il Dio delle consolazioni.

San Francesco di Sales, Teotimo, Parte 2, 1. 3, Cap. 10.

 

Nel 1619, predicando S. Francesco di Sales a Sant’Andrea delle Arti a Parigi, dove aveva predicato anche durante l’Av­vento innanzi, la grazia divina convertì il Governatore de la Fère, che il Ministro ugonotto Dumoulin aveva abbandonato a sé stesso, piuttosto che venire a disputa con Francesco, come l’il­lustre convertito desiderava. Una tale viltà persuase quel gen­tiluomo dell’ignoranza e mala fede del Ministro, che ricusava di sostenere la sua dottrina e di entrare in arringa con chi gli offriva il combattimento.