L’ape non ha altro rimedio per i suoi mali che esporsi ai raggi del sole, aspettando calore e guarigione dal suo splendore. Oh! … Mettiamoci noi pure dinanzi al nostro Sole crocifisso e diciamogli: « O bel sole dei nostri cuori, che tutto ravvivate col raggio della vostra bontà, eccoci quasi morti dinanzi a Voi, di dove non ci muoveremo, finché il vostro calore non ci abbia reso la vita!
San Francesco di Sales, Lett. spirit.
Il 4 gennaio 1598 è distinto nella vita di San Francesco di Sales per una guarigione prodigiosa a lui accordata dal Signore. Nel dicembre precedente il Santo, occupato allora alla Missione dello Chablais, dovette portarsi in Annecy per affari indispensabili. Trovò la città funestata dalla peste e si diede con tutto lo zelo possibile a servire ed assistere gli appestati: li visitava di giorno e di notte, li serviva con le sue mani, li consolava e li disponeva ad una santa morte. La sua salute però, già compromessa dalle precedenti fatiche, non potè resistere lungamente; e il 4 gennaio, assalito dal male contagioso, in poche ore si vide ridotto agli estremi. A questa notizia, tutta la città fu costernata, ma nessuno lo fu più del pio Vescovo de Granier, che si trovava allora in un paese vicino. Nella profonda sua costernazione si rivolse al Signore, scongiurandolo, con lacrime, di non privarlo di un si degno collaboratore. Fu esaudito: la guarigione del Santo avvenne tanto prontamente che da tutti fu attribuita a miracolo. Lo stesso Francesco ne rimase stupito e non esitò ad affermare che le preghiere del suo Vescovo l’avevano ritirato dalle porte della morte.
Vent’anni dopo, nel 1618, il 4 gennaio, San Francesco di Sales tenne alle Religiose della Visitazione l’ammirabile trattenimento sulla fuga di N. S. in Egitto, e parlò con grande unzione della costanza che, ad imitazione di Gesù, Giuseppe e Maria, bisogna avere nei diversi avvenimenti della vita.