« Beati noi se, nel corso della nostra vita e nell’ora della nostra morte, pronunzieremo con affetto il S. Nome di Gesù, perché sarà come il motto d’ordine che ci aprirà l’ingresso del Cielo ; mentre il Nome di Gesù è il nome della nostra redenzione: è desso che rallegra gli angioli, salva gli uomini e fa tremare i demoni. Bisogna quindi imprimerlo profondamente nei nostri cuori e nelle nostre menti, onde, pronunziandolo di frequente, benedicendolo ed onorandolo in questa vita, siamo fatti degni di cantare eternamente nel Cielo, coi Beati comprensori : Viva Gesù ! »
San Francesco di Sales, Sermoni familiari.
Il 2 gennaio 1613 S. Francesco di Sales diede come strenna alle prime religiose della Visitazione questo incitamento spirituale:
“La vita dell’uomo è una continua battaglia; il nostro nemico è sempre in agguato per sorprenderci; egli indirizza ordinariamente le sue batterie contro la cittadella del nostro cuore, nel punto più debole, dove, per le frequenti nostre cadute, vede e conosce la tendenza delle nostre cattive inclinazioni e la passione predominante, che poco pensiamo a distruggere, perché ci piace e supponiamo di non perdervi molto; invece è proprio là che il nemico si avanza per sorprenderci e vincerci. Bisogna dunque far buona guardia al posto più debole dell’anima propria: per darvi lume in questa guerra spirituale, comincerò, mie care figlie, dal segnalarvi quale è – secondo me – il difetto particolare, che ognuna di voi deve vincere, e l’ammenda che dovete pagare per ogni mancanza. Vorrei però che, pagata quest’ammenda, riprendeste subito animo, per combattere più generosamente al primo assalto, e non perdeste mai né il coraggio di combattere, né la speranza di vincere”.
“Disfida generale: Il continuo ricordo della parola che Dio disse ad Abramo: Cammina alla mia presenza e sii perfetto. Ed affinché l’azione e l’attenzione esterna non diminuiscano l’attenzione interna, le mie care figlie volgeranno ogni giorno sei volte il pensiero a Dio, nei tempi in cui non sono occupate nell’orazione e in altri esercizi spirituali. L’ammenda per ogni difetto commesso sarà recitare il versetto: Beata viscera Mariae virginis quae portaverunt, ecc.; e i protettori della disfida saranno S. Antonio, S. Brunone e S. Francesco di Paola”. Da quel giorno il S. Fondatore volle che, all’avvicinarsi delle grandi solennità della Chiesa, sempre si proponesse alle religiose una disfida spirituale, perché le anime si avanzassero nella pratica delle sode virtù.